IL COMPLEANNO DI UN INCIDENTE RUSSO
Sono passati vent'anni dall'incidente di Chernobyl e ancora ora, in grio per l'europa, ci sono funghi e renne che ne stanno mangiando i risultati.
L'ho scoperto chiedendolo a chi monitora per tutta la UE questi risultati, che sta al centro di ricerche di Ispra. Ma non dovete allarmarvi: il tasso di cesio 137 è tornato ai livelli di prima dell'incidente...l'articolo su Varesenews
L'ho scoperto chiedendolo a chi monitora per tutta la UE questi risultati, che sta al centro di ricerche di Ispra. Ma non dovete allarmarvi: il tasso di cesio 137 è tornato ai livelli di prima dell'incidente...l'articolo su Varesenews
HO CONOSCIUTO UN LINK
Lo ammetto: ho squittito come chi mi conosce sa, quando ho saputo che ad uno dei forum organizzati dall'Unione Industriali di Varese e moderati da diversi colleghi del Sole 24 Ore rappresentantivi dei vari argomenti, che per il forum "ricerca e innovazione" il moderatore sarebbe stato Luca De Biase.
De Biase era per me innanzitutto più che un uomo, un link (sotto il suo nome o sotto quello di Braudel) in cui mi imbattevo continuamente.
Poi l'ho conosciuto come esperto molto citato da coloro a cui dicevo che scrivevo in internet, poi un bell'acquisto - detto da lettrice - ad @lfa, oraNova24, l'inserto tecnologico del Sole.
Conoscerlo qua, ai confini dell'impero, saltando le modalità standard della rete (commenti, poi mail, chat ecc..) mi metteva persino un po' soggezione.
Il suo forum tra l'altro è stato ben moderato, spremendo con efficacia sangue e vitalità a un argomento che tutti danno per scontato che sia freddo.
Ma non potevo fermarmi qui. Da una che fa parte di una redazione che fino a poco tempo fa era considerata una banda di matti, illusi di vivere solo on line, due paroline sulla nuova comunicazione ci volevano.Eccole.
De Biase era per me innanzitutto più che un uomo, un link (sotto il suo nome o sotto quello di Braudel) in cui mi imbattevo continuamente.
Poi l'ho conosciuto come esperto molto citato da coloro a cui dicevo che scrivevo in internet, poi un bell'acquisto - detto da lettrice - ad @lfa, oraNova24, l'inserto tecnologico del Sole.
Conoscerlo qua, ai confini dell'impero, saltando le modalità standard della rete (commenti, poi mail, chat ecc..) mi metteva persino un po' soggezione.
Il suo forum tra l'altro è stato ben moderato, spremendo con efficacia sangue e vitalità a un argomento che tutti danno per scontato che sia freddo.
Ma non potevo fermarmi qui. Da una che fa parte di una redazione che fino a poco tempo fa era considerata una banda di matti, illusi di vivere solo on line, due paroline sulla nuova comunicazione ci volevano.Eccole.
postato da LaRadman alle ore 18/04/2006 21:05 | Permalink | commenti / commenti (pop-up)
categoria: varesenews, confindustria
categoria: varesenews, confindustria
PER OGGI CRONISTA DI POLITICA, IN ATTESA DI TORNARE A FARE L'ELETTRICE
L'altro giorno su Repubblica Paolo Berizzi, che ha firmato il pezzo, mi ha gentilmente coinvolto nell'articolo sulla candidatura di Attilio Fontana come sindaco della città di Varese (fra poco, qui il pdf).
Oggi per Radiopopolare, dico (alle 19 e alle 7 di domattina) chi sarà verosimilmente il candidato sindaco dell'unione: un serio burocrate (inteso in senso non dispregiativo, ma tecnico...) alla Ferrante, di nome Antonio conte, che è stato qui a lungo segretario comunale.
Ora quindi il cerchio su Varese si è chiuso.
Fatico a pensare che i risultati saranno diversi rispetto alla tornata elettorale delle politiche, da qui. Ma tant'è. Farò il mio dovere di elettrice, so già chi voterò. Trattasi di persona seria, non sarà difficile....
Verrà con tutta probabilità confermato nel corso delle due riunioni politiche previste questa sera, quello che oramai è indicato come il candidato dell'Unione che si contrapporrà, per la poltrona di sindaco di Varese, ad Attilio Fontana.
Si tratta di Antonio Conte, per anni segretario comunale della città, "pensionato" non senza malumori dall'ex sindaco Fumagalli e ora direttore generale a legnano.
La candidatura di un servitore dello stato da 40 anni (è entrato nel municipio varesino nel 1966) che probabilmente non infiammerà le folle, ma garantisce due punti fermi: la sua capacità di governare (il ruolo di segretario è da sempre quello chiave nel funzionamento della macchina comunale e conte l'ha fatto per oltre 20 anni) e l'estrema conoscenza della città (uno dei commenti alla sua candidatura è che Conte conosce talmente bene varese da saperne probabilmente anche il numero dei tombini).
Meno certa è la sua provenienza politica: si sa solo che è cattolico e moderato. Il che significa come sempre tutto e niente, o meglio quel tutto e niente che da sempre viene considerato il desiderio diffuso dei varesini. Chissà se è vero, o se come sembrerebbe plausibile, sarà impossibile colmare i 20 punti di distacco che in città separano il centro sinistra dalla cdl.
Da Varese Stefania Radman
Oggi per Radiopopolare, dico (alle 19 e alle 7 di domattina) chi sarà verosimilmente il candidato sindaco dell'unione: un serio burocrate (inteso in senso non dispregiativo, ma tecnico...) alla Ferrante, di nome Antonio conte, che è stato qui a lungo segretario comunale.
Ora quindi il cerchio su Varese si è chiuso.
Fatico a pensare che i risultati saranno diversi rispetto alla tornata elettorale delle politiche, da qui. Ma tant'è. Farò il mio dovere di elettrice, so già chi voterò. Trattasi di persona seria, non sarà difficile....
Verrà con tutta probabilità confermato nel corso delle due riunioni politiche previste questa sera, quello che oramai è indicato come il candidato dell'Unione che si contrapporrà, per la poltrona di sindaco di Varese, ad Attilio Fontana.
Si tratta di Antonio Conte, per anni segretario comunale della città, "pensionato" non senza malumori dall'ex sindaco Fumagalli e ora direttore generale a legnano.
La candidatura di un servitore dello stato da 40 anni (è entrato nel municipio varesino nel 1966) che probabilmente non infiammerà le folle, ma garantisce due punti fermi: la sua capacità di governare (il ruolo di segretario è da sempre quello chiave nel funzionamento della macchina comunale e conte l'ha fatto per oltre 20 anni) e l'estrema conoscenza della città (uno dei commenti alla sua candidatura è che Conte conosce talmente bene varese da saperne probabilmente anche il numero dei tombini).
Meno certa è la sua provenienza politica: si sa solo che è cattolico e moderato. Il che significa come sempre tutto e niente, o meglio quel tutto e niente che da sempre viene considerato il desiderio diffuso dei varesini. Chissà se è vero, o se come sembrerebbe plausibile, sarà impossibile colmare i 20 punti di distacco che in città separano il centro sinistra dalla cdl.
Da Varese Stefania Radman
NESSUNO PUÒ BRINDARE
Nessuno ha vinto, nessuno può festeggiare.
Men che meno i cittadini, ad un primo sguardo, che non possono contare su alcun tipo di certezza di governo. Tra i tanti che non hanno vinto, c'è pure la Lega. Questo è il pezzettino di sconfitta civile di cui mi sono occupata io.
Qua sotto c'è il testo del pezzo che ho dato per il radio giornale di radiopopolare domattina (fra 4 ore...), in attesa di trovare un luogo dove farmi ospitare gli audio.
Men che meno i cittadini, ad un primo sguardo, che non possono contare su alcun tipo di certezza di governo. Tra i tanti che non hanno vinto, c'è pure la Lega. Questo è il pezzettino di sconfitta civile di cui mi sono occupata io.
Qua sotto c'è il testo del pezzo che ho dato per il radio giornale di radiopopolare domattina (fra 4 ore...), in attesa di trovare un luogo dove farmi ospitare gli audio.
In un quadro che vede, come d'abitudine, la casa delle libertà stravincere in provincia e nei tre principali comuni,Varese, Busto e Gallarate, la Lega – che nel quadro nazionale in fondo tiene - sembra uscirne piuttosto malconcia. L'erosione di punti percentuali continua, soprattutto rispetto alle regionali dell'anno scorso, dove ha perso fino all'8%. Rimane ancora il secondo partito, in tutte e tre le città, ma non va oltre il 14%, quando in tutti i casi nelle precedenti consultazioni era intorno, o oltre, il 20%. Un dato che colpisce e che rende ancor più delicati gli equilibri della coalizione, considerato che da qui arrivano alcuni dei principali ministri uscenti, e sposta alle prossime amministrative di maggio il “redde rationem” nella casa della libertà, tra i seguaci di Bossi e gli altri partiti della coalizione di destra.
postato da LaRadman alle ore 11/04/2006 01:54 | Permalink | commenti (3) / commenti (3) (pop-up)
categoria: radiopop, prodi / berlusconi
categoria: radiopop, prodi / berlusconi
BOSSI, I CONI E I FIGLI GAY
La mia settimana di prove multimediali è finita con uno sfizio che mai più avrei pensato di togliermi: riuscire a fare anche a Umberto Bossi l'intervista ai candidati che a Varesenews avevamo deciso di fare. Un'intervista fuori dai gangheri, che domanda a loro se preferiscono il cono o la coppetta o se hanno amici gay.
Li abbiamo contattati pressocchè tutti, i candidati varesini. Ma Bossi pensavamo che no, quello ci sarebbe mancato. E invece, eccolo qui. Con tanto di file audio, dove ricorda che è "abbastanza" cattolico e che - con una sincerità che nessun altro ha avuto e che molti avrebbero dovuto esibire, per lealtà - se suo figlio fosse gay probabilmente non averebbe il coraggio di dirglielo.
Li abbiamo contattati pressocchè tutti, i candidati varesini. Ma Bossi pensavamo che no, quello ci sarebbe mancato. E invece, eccolo qui. Con tanto di file audio, dove ricorda che è "abbastanza" cattolico e che - con una sincerità che nessun altro ha avuto e che molti avrebbero dovuto esibire, per lealtà - se suo figlio fosse gay probabilmente non averebbe il coraggio di dirglielo.
postato da LaRadman alle ore 07/04/2006 22:56 | Permalink | commenti / commenti (pop-up)
categoria: umberto bossi, lega, varesenews
categoria: umberto bossi, lega, varesenews
PAROLA D'ORDINE: VERIFICARE
Ho ricevuto, come probabilmente molti altri, un'email che dice così:
"Hai ricevuto il libro di Silvio (La storia di Berlusconi, inviato a tutte le famiglie italiane, ndr)? Io sì. Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui, quella che più mi ha colpito è la prima.
E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.
Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero. E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro!
Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet www.uic.it, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.
Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro.
Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro. In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5861,73 euro!!! Ho sbagliato i conti? E se sono giusti, ti prego, diffondi questa informazione"
Abituata a ricevere quintali di bufale, e aiutata dalla grande quantità di informazioni contenute, ho perciò deciso di giocare alla brava giornalista e di procedere alle verifiche: innanzitutto, il libro di silvio. La pagina c'è, l'informazione così come riportata pure: vi allego il pdf. Poi vado al sito dell'ufficio italiano dei cambi, che è pure carino. Non sono molto brava a fare quel ragionamento difficile che fa lui: mi perdo subito via nella serie dei cambi storici.
Ma trovo una meravigliosa pagina con un convertitore storico che mi dà subito le risposte sulle cifre chieste, senza troppi giri: i numeri non corrispondono perfettissimamente, ma la sostanza non fa una grinza. 50 euro in più o in meno, l'informazione è giusta. Non è una bufala.
Riguardo il "libro" di Berlusconi, impaginato come i rotocalchi di gossip, penso a quanta gente semplice non si accorgerà nemmeno dell'anomalìa, e sospiro.
"Hai ricevuto il libro di Silvio (La storia di Berlusconi, inviato a tutte le famiglie italiane, ndr)? Io sì. Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui, quella che più mi ha colpito è la prima.
E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.
Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero. E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro!
Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet www.uic.it, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.
Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro.
Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro. In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5861,73 euro!!! Ho sbagliato i conti? E se sono giusti, ti prego, diffondi questa informazione"
Abituata a ricevere quintali di bufale, e aiutata dalla grande quantità di informazioni contenute, ho perciò deciso di giocare alla brava giornalista e di procedere alle verifiche: innanzitutto, il libro di silvio. La pagina c'è, l'informazione così come riportata pure: vi allego il pdf. Poi vado al sito dell'ufficio italiano dei cambi, che è pure carino. Non sono molto brava a fare quel ragionamento difficile che fa lui: mi perdo subito via nella serie dei cambi storici.
Ma trovo una meravigliosa pagina con un convertitore storico che mi dà subito le risposte sulle cifre chieste, senza troppi giri: i numeri non corrispondono perfettissimamente, ma la sostanza non fa una grinza. 50 euro in più o in meno, l'informazione è giusta. Non è una bufala.
Riguardo il "libro" di Berlusconi, impaginato come i rotocalchi di gossip, penso a quanta gente semplice non si accorgerà nemmeno dell'anomalìa, e sospiro.
postato da LaRadman alle ore 06/04/2006 16:57 | Permalink | commenti / commenti (pop-up)
categoria: considerazioni senza patria, prodi / berlusconi
categoria: considerazioni senza patria, prodi / berlusconi
SIAMO TUTTI UN PO' UMARELLS
Sempre in giro per prove tecniche di multimedialità (questa volta si trattava di video), ho avuto a che fare con un piccolo evento varesino: lospostamento di un aereo. Video e galleria fotografica di un piccolo evento che ha catalilzzato l'attenzione di varesini in giro di lunedì mattina: per una mattina sono diventati tutti umarells, come quei pensionati resi famosi da un blog. E così ho deciso di fotografare gli umarells varesini, che erano tanti, questore compreso.
E questo mi ha divertito quasi di più che fare il resto del lavoro...
E questo mi ha divertito quasi di più che fare il resto del lavoro...
PROVE TECNICHE DI MULTIMEDIALITÀ
Ho avuto una settimana densa di lavori legati al mondo dello spettacolo, che non bazzicavo più da quando ero ragazzina, con la scusa delle prime prove tecniche di multimedialità del quotidiano on line in cui lavoro, Varesenews.
Dopo Platinette, mi sono ritrovata così faccia faccia con un Beppe Grillo che ha fatto il pienone per due giorni a Busto Arsizio sotto elezioni (C'è da pensare.... qui la recensione e l'intervista audio) e con una Anna Falchiirraggiungibile per bellezza, e sorprendente per capacità di governare con grazia i giornalisti che la pressavano con domande-gossip. In entrambi i casi, si trattava di interviste audio.
Cioè, per un attimo sono tornata ai bei vecchi tempi dell'agenzia radiofonica: microfono in bocca al personaggio di turno e una domanda un po' carina in canna sempre...(Devo dir la verità, mi sono proprio divertita...)
Dopo Platinette, mi sono ritrovata così faccia faccia con un Beppe Grillo che ha fatto il pienone per due giorni a Busto Arsizio sotto elezioni (C'è da pensare.... qui la recensione e l'intervista audio) e con una Anna Falchiirraggiungibile per bellezza, e sorprendente per capacità di governare con grazia i giornalisti che la pressavano con domande-gossip. In entrambi i casi, si trattava di interviste audio.
Cioè, per un attimo sono tornata ai bei vecchi tempi dell'agenzia radiofonica: microfono in bocca al personaggio di turno e una domanda un po' carina in canna sempre...(Devo dir la verità, mi sono proprio divertita...)
postato da LaRadman alle ore 03/04/2006 17:55 | Permalink | commenti (3) / commenti (3) (pop-up)
categoria: beppe grillo, varesenews, anna falchi
categoria: beppe grillo, varesenews, anna falchi
Nessun commento:
Posta un commento