martedì 31 gennaio 2012

Ottobre 2007


16/10/2007

ARIDAJE, DAL "GIOIELLO DELLA SANITÀ LOMBARDA"

Forse il prossimo passo, come dice un mio collega nottambulo, è l'esorcista. Per l'ospedale di Varese la benedizione del cardinale Tettamanzi, infatti, non è bastata.
A pochi giorni dall'inaugurazione solenne 
della chiesetta interna alla presenza dell'Arcivescovo di Milano, ieri per due ore l'ospedale è stato senza energia elettrica: il che non significa semplicemente "al buio" , ma del tutto non operativo. Niente elettricità, niente generatori, medici che trovavano la strada tra i corridoi delle sale operatorie con la luce degli schermi dei cellulari, pazienti in rianimazione ventilati a mano.
Poi pian piano si è ripristinato l'ordine (ma a regime dovrebbe tornare solo stamattina) ed è montato lo scandalo: l'assessore regionale che chiede ufficialmente le pezze giustificative, tutti che si smarcano, la procura che apre un (altro) fascicolo su di loro.
Al "gioiello della sanità lombarda", come è stato pomposamente definito quando l'hanno inaugurato nel marzo scorso non gliene va bene una. Dai condizionatori ai generatori, dal reparto infettivi al pronto soccorso. Si è persino allagato ad agosto. E adesso il black out. Non è forse il caso, anche se un po' tardino, di vedere cos'è stato fatto troppo in fretta?

Appena posso metto il pdf del pezzo su Repubblica Milano, pubblicato oggi

postato da LaRadman alle ore 16/10/2007 08:10 | Permalink commenti (5) / commenti (5) (pop-up)
categoria: repubblicavarese
16/10/2007

NEL NOME DEL CIOCCOLATO, DALL'ENCLAVE DELLE PRALINE

E' stata la settimana del cioccolato quella appena passata per me, prima della mia partenza per l'Ungheria (di cui dirò, appena ripiglio fiato).
Aspetto di vedere che effetto fa su Repubblica  il pezzo che ho scritto sulla strana enclave delle praline che c'è qui (e appena posso metto il solito pdf),  mentre qui c'è il pezzo che ho fatto per Varesenews sui varesini  a Eurochocolate Perugia.  Intanto attendo con curiosità l'arrivo diEurochocolate a Varese, giusto sotto Natale (E' dal 13 al 16 dicembre).
Ho quasi fame...
postato da LaRadman alle ore 16/10/2007 07:52 | Permalink commenti (3) / commenti (3) (pop-up)
categoria: cioccolatorepubblicavaresevaresenewseurochocolate
01/10/2007

E' MORTO ANTONIO TROTTA., L'UOMO IN COMA "DIVISO" TRA ITALIA E SVIZZERA

Per ora la cronaca. Poi c'ho da dire qualcosa.
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E' morto a Brebbia, nel varesotto, nella notte tra domenica e lunedì, Antonio Trotta, l'italiano in coma da due anni in Svizzera dove viveva e lavorava.
Le scelte riguardo alle cure erano contese tra la moglie, residente in Canton Ticino dove avevano giè escluso per lui "l'accanimento terapeutico" cioè le cure intensive in caso di ulteriori aggravamenti, e la famiglia di lui, che l'aveva riportato in Italia per affidatrlo alle cure dei medici "specializzati in risvegli".
Ha tolto il disturbo nel bel mezzo del tira e molla procedurale, pochi giorni dopo una perizia italiana che rimetteva al centro la palla, divisa tra il tutore svizzero eletto dalla moglie e i perplessi consigli dell'autorità giudiziaria italiana: nella sua breve vita pubblica, ha reinnescato il dibattito sulla necessità di staccare la spina o combattere a tutti i costi per la vita. Ma il suo caso, per come si è sviluppato, avrebbe potuto sollevare ancora di più la questione su chi può decidere della vita di un uomo che non è più  capace di intendere e volere, e se gli è più vicino una moglie in odore di separazione, o dei genitori arrabbiati con la moglie. Una questione difficile che Antonio, per ora, ha risolto così: morendo prima di dividere definitivamente le due famiglie.
da Varese Stefania Radman
postato da LaRadman alle ore 01/10/2007 14:27 | Permalink commenti (5) / commenti (5) (pop-up)
categoria: radiopopantonio trotta

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