lunedì 30 gennaio 2012

Dicembre 2005


29/12/2005

I BARBONI VARESINI RINGRAZIANO L'ASSENZA DI UN SINDACO

(Metro Regione, radiopopolare. Forse alle 19 o forse domattina...In ogni caso, dire che è una notizia curiosa è poco...)Possibile mai che un commissario prefettizio possa fare meglio di un sindaco? A Varese, certo che sì.
Il Commissario Straordinario Sergio Porena, che guida il Municipio in attesa delle elezioni anticipate per il sindaco di Varese, ha approvato una deliberazione per l'"estensione temporanea ai non residenti dell'ospitalità presso il centro emergenze comunale durante la stagione invernale".Cioè, con la scusa dell'emergenza freddo ha aperto i dormitori cittadini - che spesso non sono sfruttati al massimo della possibilità di accoglienza - anche a chi non è residente in zona. Fino ad ora infatti i due dormitori, quello maschile da 30 posti e quello femminile da sei erano riservati ai senza dimora residenti in città o negli undici comuni della cintura convenzionati: la deliberazione firmata da Porena, ferma restando la priorità dei residenti nel distretto, estende invece anche ai non residenti la possibilità di occupare i posti rimanenti.
Il servizio di "emergenza freddo" deliberato dovrebbe durare da ottobre ad aprile di ogni anno, e può essere sfruttato da chi ne avrà l'accesso dopo una serie di decisioni dei servizi sociali, per un massimo di sei mesi.
da varese stefania radman
La versione su Varesenews
postato da LaRadman alle ore 29/12/2005 20:53 | Permalink commenti commenti (pop-up)
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25/12/2005

BUON NATALE

Io sto nell'ultima fila, seconda da sinistra.
postato da LaRadman alle ore 25/12/2005 22:45 | Permalink commenti (1) / commenti (1) (pop-up)
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21/12/2005

UNA DOCCIA FREDDA SULLA BRUTALE

Avevo appena finito di dirlo, del miracolo della Brutale.
E la grande azienda coreana che ha preso la maggioranza di Cagiva solo un anno fa, sembra abbia deciso di menare le tolle, e vendere il suo pacchetto di maggioranza. Motivi: cambio di dirigenza e cambio di strategia. Così, d'amblé, come può succedere solo in un carrozzone statale, che sia italiano o malese. Rispetto a qualche anno fa, c'è un vantaggio: ora la produzione va da Dio, un compratore nuovo dovrebbe non essere difficile da trovare.
E intanto, incrociamo le dita.




postato da LaRadman alle ore 21/12/2005 01:02 | Permalink commenti commenti (pop-up)
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16/12/2005

LA CITTADELLA CHE VEDE IL MONDO DEL FUTURO

Ne avevo già parlato, ma non c'ero mai entrata prima, in questo centro di ricercheeuropeo.
Così, alla prima occasione, mi sono fatta mandare a dare un'occhiata in quello che prima aveva lo spaventevole nome di Euratom (e ha ancora un numero imprecisato di fusti di rifiuti nucleari, oltre che tre reattori ormai inutilizzati) e adesso non è che un'incredibile cittadella di scienziati, invisibile a chi sta fuori con 36 chilometri di strade, interi quartieri di laboratori e persino un laghetto.
Tutto folcolore: perchè la cosa più importante di qui è che si sta creando il nuovo standard Euro 5 per i veicoli del futuro e si sta affrontando la valutazione di impatto ambientale per il Corridoio 5 (Avete presente la Tav? E' solo un pezzettino...). O che da anni si sta studiando l'interazione tra imballaggi e cibi (vi dice niente l'affaire tetrapack?).O che qui ti possono dire se il vino che bevi è farlocco o adulterato facendogli la risonanza magnetica. O anche che nel laghetto suddetto, con un raggio verde alla Rohmer, si misura la quantità di Pm 10 di tutta la regione sparando luce fino al cielo.
Sticazzi.
(e mi sia concessa la libertà)
postato da LaRadman alle ore 16/12/2005 00:34 | Permalink commenti (2) / commenti (2) (pop-up)
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09/12/2005

QUANDO LE PAILLETTES SONO UN MESSAGGIO SOCIALE

Forse faccio un collegamento troppo ardito, ma è da un po' di tempo che penso a come sia stata trattata troppo superficialmente la battaglia gay. Solo perchè è stata condotta fin da subito a colpi di disco anni 80 e piume di struzzo, i soliti sapientoni l'hanno subito bollata come "non battaglia" o esibizione di vacuità, mentre invece loro - proprio con quel metodo - stavano facendo passare una vera e propria "rivoluzione soft" che stava rendendo normali cose prima d'ora impensabili. Una battaglia che è stata condotta efficacemente per tutti perchè ha, pian piano nel corso dei decenni, instillato un concetto - quello del non giudicare la gente aprioristicamente - che è universale.
Quello che ho appena detto forse c'entra poco con l'ultima cosa di cui mi sono occupata, che in fondo è uno spettacolo musical-teatrale. Ma il solo fatto che 
nell'intervista che ho realizzato si sia parlato - e a proposito, perdipiù - di "politicamente scorretto" per uno spettacolo che ripropone brani anni 80 con un'operazione tanto di culto quanto buffa, e il fatto che questa cosa succeda nella culla della Padania, mi ha fatto pensare.
La ciliegina sulla torta delle mie convinzioni l'ha messa poi un fraintendimento di uno dei miei colleghi, che (troppo colto musicalmente per tutti noi!) ha pensato che il titolo dello spettacolo che presenteràGennaro Cosmo Parlato, "Cosa c'è di strano", fosse non una citazione dei Ricchi e Poveri, ma una di Luigi Tenco. Per capire la fonte di quest'errore ho fatto una ricerca e ho trovato il testo di una sua canzone, scritta negli anni sessanta, e che sottoscrivo fino all'ultima riga.
Io, eterosessuale che detesta le ideologie e si trova meglio con chi combatte i troppo facili giudizi altrui.

OGNUNO E' LIBERO - LUIGI TENCO
Cosa c'è di strano
da guardare tanto?
forse perché noi non siamo
vestiti bene,
pettinati come voi?
Beh, se non vi piace
così come siamo,
non vi resta che voltarvi
dall'altra parte
e non far caso a noi.
Ognuno è libero
di fare quello che gli va.
Tanto più che noi
non cerchiam nessuno,
non ci siamo mai sognati
di convincere gli altri
a vivere come noi.
Quel che fa la gente
c'interessa poco:
se anche uno andasse in giro
col cilindro in testa,
a noi va bene così.
Ognuno è libero
di fare quello che gli va.
Invece fra voi
ce n'è più di uno
che è vestito bene,
pettinato bene,
però perbene non è.
E questo qualcuno
si è messo in testa
che la gente, con le buone
o con le cattive,
deve far quello che vuole lui......
Ma ognuno è libero
di fare quello che gli va. 


postato da LaRadman alle ore 09/12/2005 11:42 | Permalink commenti (2) / commenti (2) (pop-up)
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05/12/2005

CAPITASTE DA QUESTE PARTI


Domani (oggi, ormai) showcase ad ingresso libero, il 31 show di Capodanno.
Mi sto occupando  della promozione 
di questo in questi giorni: per questo mi manca un po' di poter scrivere articoli come Dio comanda. Però sono contenta lo stesso, perchè certe piccole cose rendono da queste parti l'aria, come dire? diversa...(e poi è un artista coi fiocchi, con un repertorio perlomeno sorprendente. Ascoltare per credere -Donatella è quella che mi piace di più...)

postato da LaRadman alle ore 05/12/2005 22:39 | Permalink commenti (2) / commenti (2) (pop-up)
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03/12/2005

QUESTA È LA CITTÀ IN CUI VIVO


Il cartello si riferisce ad un gradino esterno di un negozio (più esattamente una agenzia viaggi) che sta vicino a una fermata dei bus.
Giuro, non riuscirò mai ad abituarmi a questo posto.

postato da LaRadman alle ore 03/12/2005 13:21 | Permalink commenti (2) / commenti (2) (pop-up)
categoria: vareseconsiderazioni senza patria
03/12/2005

IL KARMA DEL REGISTA

Di cinema ne so come tutti quelli che si divertono a vedere i film, niente di più.
Però mi rendo conto che in effetti nel mio karma (prima ancora che professionale, personale)  ci sono i registi.
Giorgio l'ho conosciuto quando entrambi ci occupavamo di musica, ed eravamo entrambi giovani di belle speranze e futuro incerto. Allora lavorava per una delle case discografiche che io frequentavo intervistando artisti per le radio private, nella speranza di rendere concreto il sogno di  scrivere (e allora sembrava così poco praticabile...).
Anche lui aveva un sogno: fare cinema. Come staccava il lavoro lì, in una Milano che non gli piaceva per niente, lavorava alla sceneggiatura del suo primo film, e io gliela rileggevo perchè temeva fosse in un italiano sgrammaticato, visto che lui era bilingue.
MI insegnò un sacco di cose sul cinema, come tutti i ragazzi che hanno una passione: mi abituò a vedere in film in lingua originale, a sopportare e poi apprezzare i sottotitoli, persino a tollerare Wim Wenders e scoprire Leos Carax. Poi andò via da Milano: aveva affetti e ambizioni altrove.
Come pegno per la compagnia che ci eravamo fatti, in una città che lui sentiva ostile e vuota, mi regalò una videocassetta del suo primo corto "The Nickel Odeon type", numerata da lui personalmente (è la numero 2).
La cosa mi fece sorridere: pensai "beato che ci crede, ai suoi sogni". Anche se, ovviamente, la conservai.
Ora che Giorgio Serafini è sotto megacontratto Titanus dopo il grande successo di "Orgoglio" da lui diretto e sta girando fiction per Mediaset pensando al suo prossimo lungometraggio, ha una solidità economica inimmaginabile allora e una bellissima sposa americana, riguardo la video cassetta e dico "cavolo, aveva ragione lui".
(Manuel, adesso aspetto te...)Il mio articolo su Ciak


 
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categoria: cinemaciakgiorgio serafini
02/12/2005

NON HO NEMMENO TEMPO PER PENSARE

Figurarsi per postare.
però nel frattempo su Diario (ormai quello della settimana scorsa...) avevo fatto qualche aggiornamento sul sindaco di Varese Fumagalli...
I miei pensieri su questo li rimando a poi. Adesso, 
mi metto da parte il link, a (mia) futura memoria.

postato da LaRadman alle ore 02/12/2005 08:02 | Permalink commenti commenti (pop-up)
categoria: fumagallidiario della settimana

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