Non erano appartenenti a un movimento nazista, non facevano parte del'estrema destra non li si poteva nemmeno considerare un gruppo organizzato.
Erano dei semplici sbandati razzisti, se così si può dire, quelli che hanno aggredito – in quattro – un venditore bengalese che stava cercando di piazzare fiori e cianfrusaglie in un locale di ghirla, vicino a varese.
I fatti risalgono al mese scorso, e gli arresti, a conclusione delle indagini dei carabinieri di Marchirolo e Luino, a venerdi' scorso.
I giovani, tutti disoccupati tra i 20 e i 25 anni, tre residenti a Cugliate Fabiasco e uno a Marchirolo, di cui uno solo era noto per episodi simil ma non aveva provvedimenti a suo carico, sono accusati di violenza, lesioni e minacce in concorso, aggravate dai futili motivi e dai motivi razziali - e ora sono agli arresti domiciliari, per aver preso di mira un cittadino originario del Bangladesh, regolare sul territorio nazionale, di professione venditore ambulante di fiori e gadget, 'reo' solo di essersi presentato nel locale per vendere la propria mercanzia. Con gli insulti. E poi, quando il giovane ha cercato di reagire con l'indifferenza, prendendolo a pugni, sputandogli addosso, offendendolo e minacciandolo con frasi dal contenuto manifestamente razzista. A questo punto, i presenti hanno chiamato i carabinieri, mettendoli in fuga.
Da Varese stefania radman
Nessun commento:
Posta un commento